I preparativi – perché è così importante fotografarli

Durante il primo appuntamento con i futuri sposi, qualche volta capita che mi venga chiesto di iniziare il servizio al momento della cerimonia, saltando la parte dei preparativi.

Tenendo sempre ben presente che i clienti hanno (ovviamente) l’ultima parola sul lavoro che andrò a svolgere per loro, mi sento sempre di consigliare con convinzione di non perdersi un momento così importante come quello del Getting Ready.

Le foto che scatto durante i preparativi degli sposi sono quelle che poi, ogni volta che vado a consegnare il lavoro finito, i miei sposi non vedo l’ora di vedere, perché sono proprio quelle immagini che andranno a rivelare cosa stavano vivendo l’uno e l’altro poco prima che tutto si compisse.

I preparativi sono un momento unico e magico dove gli sposi, nell’intimità della propria casa e circondati da pochi amici e parenti, vivono gli ultimi istanti di attesa prima del momento tanto sognato.

Per la sposa sopratutto è un momento carico di emozioni che creano un ricordo che durerà una vita intera: si preparano nella familiarità della propria casa, aiutate dalle mamme e dalle sorelle; gli ultimi ritocchi al trucco e all’acconciatura, i sorrisi e gli abbracci con le amiche di una vita, la felicità di indossare finalmente il vestito tanto sognato, ed infine la commozione dei loro papà che le vedono uscire dalla loro cameretta in abito bianco.

Qualche giorno fa ho vissuto un momento bellissimo a casa di Anna, una sposa che prima di essere mia cliente è stata per qualche anno mia compagna di scuola e anche di viaggio.

Anna la mattina del suo matrimonio si è preparata a casa dei genitori, proprio nella stanza che per vent’anni è stata la sua cameretta e che la mamma ha mantenuto intatta per molti anni ancora, lasciando appesi alle pareti tutti i poster, le foto, i disegni e tutto ciò che Anna voleva ricordare della sua vita di ragazzina. Su quell’armadio pieno di colori ho trovato anch’io molti ricordi che ho condiviso con Anna ormai 12 anni fa durante una vacanza-studio a Montreal, in Canada, e su quell’armadio, quella mattina, era appeso anche il suo splendido vestito da sposa.

Come un simbolo del nuovo sul vecchio, l’immagine di Anna ragazzina si sovrapponeva con dolcezza a quella di Anna nel giorno del suo matrimonio.

Ho davvero sentito un’energia speciale dentro quella cameretta, dove tante cose coesistevano nello stesso momento e nello stesso spazio.

E in quelle poche ore di preparativi sono successe tante cose belle: mentre Anna si affidava alle mani esperte della sua truccatrice, la sorella maggiore la prendeva in giro mostrando le foto di lei da piccola il giorno della prima comunione “guarda qua che faccia che avevi!”.

Entrambe ridevano come bambine rendendo l’atmosfera leggera.

Poi nella stanza è entrata la mamma la quale aveva appena ritrovato da qualche parte un vecchio giocattolo di Anna e che Alisha, la nipotina, ha subito fatto suo.

Quando è arrivato il momento, le due donne hanno aiutato la sposa ad indossare l’abito e le loro mani tremavano di emozione. L’atmosfera si è fatta improvvisamente un po’ più solenne.

E finalmente è arrivato il papà, che ha aperto la porta ed ha guardato commosso sua figlia pronta per il grande giorno.

Mi sono chiesta quante volte quel padre nella sua vita abbia aperto quella porta e dall’altra parte ci abbia trovato la sua bambina che gli correva incontro felice, e quale gioia immensa abbia provato quella mattina nel vedere quella stessa bambina diventata ormai donna.

E’ stato magico vedere come in quella cameretta nulla sia cambiato nel corso degli anni, sopratutto l’amore di una famiglia così allegra.

E sono proprio queste le cose che mi dispiacerebbe perdere se non fotografassi i preparativi prima della cerimonia. Momenti unici che diventano ricordi da custodire gelosamente, come un poster di quando si è adolescenti.